giovedì 12 dicembre 2013

Pino Ferraris, Ieri e domani




La lotta di classe l'hanno vinta i capitalisti. Il crollo del socialismo reale, il dilagare del pensiero unico liberista e la nuova globalizzazione hanno esportato modelli di sfruttamento, ma non si può dire altrettanto dei diritti e della dignità dei lavoratori. Ne è derivata una crisi della democrazia e del sindacato che impone un profondo riesame dei modelli di organizzazione dei lavoratori. Il lascito di Pino Ferraris, acuto studioso dei problemi del movimento operaio, scomparso poco dopo la pubblicazione del volume sotto presentato ci invita a ripensare profondamente l'intera storia del movimento operaio come utile strumento per rinnovare analisi e prospettive.

Pino Ferraris, Ieri e domani. Edizioni dell'Asino, Roma, 2011

Pino Ferraris, Ieri e domani. Edizioni dell'Asino, Roma, 2011

Pino Ferraris, Ieri e domani. Storia critica del movimento operaio e socialista ed emancipazione dal presente, Roma, Edizioni dell'Asino, 2011 “Quando la maison institutionnelle minaccia di crollare e i saperi dell’ordinaria manutenzione non bastano più nasce l’esigenza di riportare alla luce i disegni e i progetti, i calcoli e i modelli dei costruttori […]. Ogni crisi di rifondazione chiama ed esige il recupero del punto di vista genetico. Oggi è la radicalità della crisi del sindacato e del sistema politico dell’Europa contemporanea che ci costringe a scavare dentro le origini.” I tre saggi del testo interrogano la storia del movimento operaio e socialista delle origini. Rappresentanza degli interessi e orientamento ai valori, ambiti di vita e di lavoro, autonomie confederate e centralizzazione amministrata, statalismo e “far da sé solidale”, azione sindacale e lotta politica: sono dilemmi di una storia complessa troppe volte semplificata e mistificata dentro schemi ideologici. Non rimozione o nostalgia del passato. Ma rifiuto dell’“ideologia del presente” collegando lo sguardo libero e critico sul passato all’invenzione del futuro. Pino Ferraris è stato dal 1958 segretario della Federazione del Psi di Biella. Nella seconda metà degli anni sessanta è stato membro della direzione del Psiup e segretario della Federazione di Torino. Nei primi anni settanta è stato tra i promotori della costruzione del Pdup. Dal 1977 al 1999 ha insegnato Sociologia presso l’Università di Camerino. Ha scritto saggi di sociologia politica, sociologia del lavoro e di storia del movimento operaio.

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