mercoledì 11 novembre 2015

In memoria del prof. Luciano Gallino








E' da molti mesi che non aggiungo nuovi post. Gli eventi di quest'anno, l'evoluzione della crisi greca, ma anche altri eventi tristissimi sui quali tornerò in argomento prossimamente mi hanno ridotto al silenzio. A motivare una nuova pubblicazione è un altro triste evento, la morte del prof. Luciano Gallino, una delle poche menti lucide ancora capaci di criticare la deriva neoliberista della società e di fornire articolati strumenti per intraprendere un cammino verso una società più giusta. Voce avversa ai potenti e poco ascoltata dai molti, ma utile, utilissimo antidoto contro la stoltezza attuale. Mi fermo qui e mi associo alle parole del caro amico e compagno Pietro Fazio scritte in ricordo del prof. Gallino. C.W. 



GRAZIE PROF. GALLINO
Voglio ringraziare pubblicamente il Prof. Luciano Gallino per tutto quello che mi hanno dato i suoi libri, per l'analisi acuta e importante del neo-liberalismo (così come lui lo ha chiamato nei suoi scritti) e per gli strumenti formidabili e unici che ha fornito con le sue opere alla politica. Gallino ha fatto ciò che avrebbero dovuto fare "gli intellettuali" che in un modo o nell'altro, si sono proposti di guidare la sinistra, Gallino ha fatto ciò che avrebbero dovuto fare e non hanno saputo fare i Bertinotti , i Vendola, i Fava, i Ferrero, i Guido Viale e i Marco Revelli e tutta la gamma di generali senza esercito prodotti in questi quarant'anni dalla cosiddetta sinistra alternativa : ci ha dato strumenti concettuali concreti per capire i meccanismi di funzionamento del nostro attuale sistema economico. Gallino ha messo alla portata di tutti, e non solo degli esperti, tutto ciò che è importante e fondamentale capire. Ha svelato i retroscena oscuri del capitalismo, ne ha colto l'assurdità attuale e la fragilità costante ed irrimediabile. Ci si domanda, mentre si facevano le regole di Maastricht e mentre avvenivano questi cataclismatici avvenimenti tra gli anni novanta e il duemila, perchè non c'era questo al centro della politica della sinistra alternativa? Bisognava aspettare la crisi per capire ciò che stava accadendo? Gallino ci ha dimostrato, in modo esemplare e con una ricerca rigorosa supportata da una bibliografia imponente ed esaustiva, che fin dall'inizio le regole poste dai governanti europei erano ispirate dai desiderata di Goldman Sach's e in generale, dalla finanza europea ed USA, ci ha mostrato come i politici, della destra e della sinistra ufficiale siano stati intimamente complici e a loro volta propulsori di questi interessi e di questa visione dell'economia e del mondo. Gallino non ha assolto Prodi, Amato, Veltroni, Clinton, e Mitterrand, dalla loro subalterna politica agli interessi della finanza, dalla demolizione delle regole Rooseveltiane e dall'aver liberato da ogni controllo il cane rabbioso del capitalismo finanziario con tutti i catastrofici danni che esso continua a perpetrare. Non li ha assolti dalla responsabilità di aver contribuito al dilagare del predominio culturale del pensiero neoliberi sta in tutte le società del cosiddetto occidente. La sinistra, quella europea rappresentata dalla socialdemocrazia e in Italia, ora, dal caudillo Renzi, si mostra in tutta la sua miseria intellettuale, penosamente chiusa dentro l'ottica distorta e ideologicamente fondamentalista del pensiero unico liberista. Una sinistra che ha perso il suo DNA, incapace di pensiero autonomo e supina ai diktat della grande finanza impersonato ora dalla Signora Merkel, dalla BCE, dall'Ocse o dal Fondo Monetario, quando non sia direttamente Goldman Sach's a battere i pugni sul tavolo. Una "sinistra" che esegue gli ordini e che si adopera per portare nei parlamenti un cambiamento epocale delle costituzioni antifasciste perchè troppo redistributive della ricchezza ed eccessivamente democratiche. Gallino, descrivendo ed analizzando il mostro del finanz-capitalismo, ha svelato la miseria e la complicità di questa sinistra. Gallino con chiarezza inequivocabile ci ha mostrato che se avevamo fatto il tifo per Mitterand in Francia, per Clinton in Usa, per Prodi o Veltroni in Italia, ci siamo proprio sbagliati. Luciano Gallino, come Carlo Marx, ha analizzato e capito la società del suo tempo e questo lavoro faticoso e meticoloso è ciò che egli lascia a tutti noi: un formidabile strumento per continuare la nostra lotta per un mondo migliore. Se ancora pensiamo sia possibile è perchè sono esistite persone come il prof Luciano Gallino.
Pietro Fazio